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Manuel Zelaya è tornato in Honduras, la dittatura reprime, ore di speranza e paura

Mel [1] A quasi tre mesi dal colpo di stato del 28 giugno, il presidente legittimo dell’Honduras Manuel Zelaya è ritornato a Tegucigalpa e sta incontrando la Resistenza al golpe nell’Ambasciata brasiliana che lo ospita. Il ritorno si configura come una dimostrazione di forza oltre che del movimento democratico honduregno del Brasile e dei governi integrazionisti latinoamericani.

Migliaia e migliaia di honduregni stanno infatti manifestando l’appoggio a Zelaya, circondando l’Ambasciata e la sede ONU che ha parlato loro al grido di “Patria, restitución (ritorno di Zelaya) o muerte”.

Intanto la dittatura di Roberto Micheletti ripristina per l’ennesima volta il coprifuoco, blocca i cellulari, reprime ed intima (sic) al governo brasiliano di consegnare il presidente.

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Leggi anche: Il giorno dell’insurrezione pacifica in Honduras? [3]

Honduras, il ritorno di Manuel Zelaya a Radio3Mondo [4]