[1] Sono molto curioso per il fatto che sia Dario Franceschini che Pierluigi Bersani rifiutino un dibattito pubblico con Ignazio Marino.
Il prof. Marino [2], lo ricordo, è un autorevole esponente del Partito Democratico, un parlamentare, non un battitore libero, come poteva essere Beppe Grillo, oppure un esterno come un Antonio di Pietro o Marco Pannella, che volevano presentarsi al giro scorso. E allora com’è possibile quest’ostracismo? Marino è il terzo incomodo; e allora? Non è neanche un outsider!
E’ solo un altro candidato con un po’ di parole più chiare su tanti temi (dal nucleare ai respingimenti ai temi etici) e molto meno spazio nell’apparato del partito. Ed allora ha ragione chi teme che l’oscuramento di Marino serva ad impedire che raggiunga il 5% degli iscritti e così non possa arrivare alle primarie. Perché avrà ragione ancora una volta Nanni Moretti a dire che “con questi dirigenti non vinceremo mai”: Perché pur di restare in sella sono disposti a perdere.