L’ulcera che la politica ci dà

Con Andrea Benetton, Giulio Rodi, Giulia Solari, Sandra Resse, Paolo Del Papa e Laura Scappaticci.

Laura Scappaticci: E da oggi facciamo ciao ciao a quel po’ di sinistra che si poteva sperare di ottenere. Buongiorno DC, buongiorno vecchia Italia.
Le speranze iniziano a finire anche per chi ci avrebbe puntato tutto. Così non andiamo da nessuna parte e i moderati hanno vinto. Bel risultato. Ma gli fanno un esame di inadeguatezza per farli andare in Parlamento?
Amarezza, tristezza e delusione.

Giulio Rodi: Non girare il coltello nella piaga con quella faccia di Berlusconi gaudente!

Giulia Solari: Sono delusa, ma paradossalmente anche sollevata. Si deve fare un po’ di chiarezza, fare più semplice il quadro politico.

Sandra Resse: e così la trimurti Casa Bianca (Cossiga), Vaticano (Andreotti), Confindustria (Pininfarina) l’ha avuta vinta anche stavolta!

Paolo Del Papa: Caro Professore, la sinistra ha fallito ancora una volta. Non aveva i numeri, non ha la cultura di governo, è dipendente dai teodem, da Ruini, dalla Confindustria, dagli estremisti, da tutti. Prepariamoci a una nuova lunga stagione di opposizione, ma secondo lei, come se ne esce?

Andrea Benetton: Caro Gennaro, non facciamo sempre i masochisti però a trovare le responsabilità tra di noi. Che al senato la maggioranza fosse risicatissima lo sapevamo dall’inizio. Il governo l’hanno affossato le manovre di palazzo lo dice persino la stampa "borghese".

Dare la colpa a quei due senatori che hanno dato retta alla loro coscienza mi pare un grave errore, dobbiamo incoraggiare gli uomini e i politici in particolare ad essere soggetti autonomi e critici. Troppe volte abbiamo in parlamento pecoroni che si definiscono di sinistra e poi votano porcherie indegne.
Il governo è caduto perchè fin dall’inizio non aveva la maggioranza. Punto.
Ci saremmo meritati un governo di sinistra con maggioranza ampia ma così non è stato.