Come in Cile nel 1973, stessi metodi di persuasione e terrore

La lettura di questa lettera di Antonio mi ha provocato un brivido gelato nella schiena.

Antonio Pagliula: girano effettivamente tante voci su Chávez ed il Venezuela, e non solo sulla mancata libertà di stampa (come lei ha fatto notare nel suo ultimo post). Tra i blog italiani si diffondono notizie praticamente senza fondamento. Le porto un esempio:
"Prosegue la "Mision energia" in Venezuela: dei cubani passano casa per casa a mettere lampadine cinesi a risparmio energetico. Nota positiva: è gratis. Nota negativa: in realtà ficcano il naso in tutti gli angoli della casa, si informano sui libri, sulle opinioni etc"

Si può leggere anche di peggio come: "i diritti di proprietà individuale sono in via di dissoluzione: un aereoporto della capitale è passato in mani "pubbliche", e la proprietà delle case (tremino i deputati e poltici dell’Unione per le loro case di Capalbio) è messa in discussione, dal momento che è subordinata a un metraggio.
Nell’articolo 435 della nuova legge sugli immobili, Art. 14 si legge: " Se tendrá como INMUEBLE SUB-OCUPADO, toda aquella unidad habitacional que estando ocupada , supere las necesidades reales de su o sus ocupantes, sean éstos o no propietario(s) o propietaria(s) de la misma , la cual será objeto de expropiación sin perjuicio de los anteriores, los cuales serán reubicados de acuerdo a lo dispuesto en las leyes y reglamentos que rigen la materia . ("Si considera immobile subOCCUPATO quello le cui dimensioni eccedono le "reali necessità" dei proprietari. Si procederà alla espropriazione immediata e diretta"). Sarà "del proletariato" ma sempre fascismo e dittatura è. Ormai si sfiora il ridicolo. Neanche Omero Ciai era arrivato a tanto…

Gennaro Carotenuto: Caro Antonio, la lettura della tua lettera mi ha provocato un brivido gelato nella schiena. Quello che stai descrivendo è esattamente quello che veniva fatto in Cile in maniera organizzata per spaventare la classe media.

I racconti erano assolutamente identici. Gruppi di cubani, o di militanti di UP che si presentavano come elettricisti o altro sarebbero entrati in tutte le case, facendo domande, controllando la metratura, se c’erano stanze libere, domandando quante automobili avevano, se avevano case al mare, o in campagna. Lo scopo era ovvio, preparare gli espropri dei beni più cari delle classi medie, la casa, l’auto.

Il dottor Jirón, che fu Ministro della Sanità e accompagnò il presidente Salvador Allende fino all’ultimo istante nella Moneda, mi raccontava che perfino suo fratello -fino allora militante di UP- si lasciò convincere da queste voci, totalmente infondate, ma che avevano il pregio di toccare nel profondo le paure della classe media.

Ovviamente nessuno in buonafede poteva raccontare che fossero venuti a casa propria, ma tutti sapevano di terza o di quarta mano di qualcuno che aveva ricevuto queste visite. E’ agghiacciante che 34 anni dopo i metodi siano esattamente gli stessi.


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