Soprattutto sorridere: Mc Donald’s condannata in Argentina per sfruttamento del lavoro

La Mc Donald’s di Buenos Aires faceva passare il pulire i bagni e sorridere ai clienti come apprendistato. Non contenta aveva denunciato i lavoratori per falsa testimonianza. Invece il giudice ha riconosciuto che si trattava di sfruttamento.

"Raccogliere ordini, preparare hamburger, pulire i bagni e sorridere -afferma la sentenza- soprattutto sorridere, non può essere considerato apprendistato ma sfruttamento". La durezza  dei termini usata dal tribunale argentino è insolita ma condanna in maniera incontrovertibile la multinazionale statunitense Mc Donald’s: "si trattava di una chiarissima forma di sfruttamento". Inoltre il tribunale ha assolto con formula piena due giovani, Johanna Thiele e Pablo Aval, accusati ingiustamente dalla Mc Donald’s di falsa testimonianza per aver dichiarato di essere pagati in nero dalla multinazionale.

"I giovani apprendisti non apprendevano nulla, semplicemente lavoravano. Lo facevano per 6 giorni a settimana, per turni di 4-5 ore per mesi e a volte per anni per 150 pesos al mese (circa 50 euro). E’ illogico pensare che un giovane abbia bisogno di mesi e a volte di anni per apprendere a friggere patate". I contratti di apprendistato furono introdotti negli anni ’90 da Carlos Menem ma "la natura stessa delle mansioni espletate, ricevere ordini, preparare hamburger, pulire i bagni e sorridere, soprattutto sorridere, chiarisce che è impossibile parlare di arricchimento professionale dell’apprendista".

La sentenza va ancora più in là: "con la falsità dei contratti di apprendistato la Mc Donlad’s otteneva un vantaggio sulla concorrenza abbassando in maniera illegittima il costo del lavoro attraverso vere forme di sfruttamento accettate dai giovani solo nella speranza di essere chissà quando assunti".