Gianni Riotta non si interessa più al dengue

Vi ricordate delle migliaia di morti per il dengue a Cuba nello scorso ottobre? Il grande direttore Gianni Riotta, lo fece mettere tra i titoli al TG1, nonostante non vi fosse alcun tipo di riscontro alla notizia. Era un lacunoso redazionale fatto con immagini di repertorio, dato che è noto che sull’isola, a parte 4 milioni di turisti l’anno, non è permesso entrare. La notizia delle migliaia di morti era falsa e tendenziosa (erano stati meno di 10 in tutto il 2006 senza alcun picco), ma ovviamente Riotta non ha mai reso conto a nessuno di quell’ “errore”.

Ebbene ieri Nicanor Duarte, Presidente del Paraguay, ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale a causa del dengue. Nei primi due mesi del 2007 il dengue ha già causato 13.000 casi, con almeno 10 morti, nel paese. E’ il quintuplo rispetto all’anno scorso per una malattia che ha già infettato 77.000 persone in due mesi in America Latina, con il Brasile al primo posto.

In ottobre, con raro cinismo, il nostro servizio pubblico faceva palesemente il tifo per l’Aedus Aegypti a Cuba, la zanzara colpevole della trasmissione del virus. Questa colpiva in parte anche Cuba ma è endemica in tutto il sud del mondo, ammazzando in media 24.000 persone (meno di una decina a Cuba) all’anno. Purtroppo il dengue è una malattia seria (molto più seria di un pessimo giornalista come Riotta) che anche quando non è letale attacca il fegato, il cuore, i polmoni e provoca terribili dolori alla testa, alle articolazioni, oltre a vomito e diarrea. Il dengue è una malattia sempre più allarmante. Testimonia la gravità dello stato dell’igiene nel sud del mondo ed è in diretta correlazione col riscaldamento atmosferico, che facilità la diffusione della zanzara e del contagio.

Ovviamente il TG1 ha ignorato le notizie gravi, allarmanti e, soprattutto, verificate che vengono dal Paraguay. Del resto se una notizia è verificata, che sfizio c’è?