Honduras, liberato dopo sei ore di sequestro il dirigente di Via Campesina Rafael Alegría

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Rafael Alegria e altri 50 militanti democratici honduregni, sequestrati dall’esercito golpista durante la giornata di ieri per violazione dello stato d’assedio proclamato illegalmente dalla giunta golpista è stato liberato. Tra gli altri sequestrati si trovavano donne e bambini.

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La liberazione, secondo lo stesso Alegría è avvenuta per l’enorme pressione dei media, in particolare Telesur, che ha obbligato i golpisti a rilasciare i sequestrati che erano stati ammassati in un posto di polizia nella località di Danli.

Rafael Alegría, ricorda oggi l’amico Luís Hernández Navarro, una delle firme di punta del giornalismo messicano e latinoamericano, caporedattore a La Jornada che è sempre indispensabile leggere è uno degli uomini chiave della Resistenza al golpe in Honduras ed è stato la figura che più di tutti ha voluto l’ingresso dell’Honduras nell’ALBA, l’Alleanza Bolivariana per le Americhe.

Secondo Luís Hernández, Rafael Alegría è stato dal 28 giugno in avanti il contatto più importante e ascoltato sia da parte di Mel Zelaya che da parte di Hugo Chávez. A 56 anni Rafael ha alle spalle almeno 40 anni di militanza nel movimento contadino honduregno e mondiale e dal 1992 è il coordinatore di tutte le organizzazioni contadine del paese ed è il raccordo tra Vía Campesina i movimenti indigeni e i Sem Terra brasiliani.

Se nell’ultimo mese il popolo honduregno ha dimostrato a decine di migliaia tanto coraggio e tanta organizzazione è perché la Resistenza al golpe ha le radici solide di dirigenti popolari come Rafael Alegría che chi scrive ebbe la fortuna di conoscere a Porto Alegre.