La disinformazione attacca Radio3 Rai

Nella trasmissione Fahrenheit di Radio3 di oggi pomeriggio 2 febbraio, il giornalista del Corriere della Sera Rocco Cotroneo, si è lasciato andare alle seguenti due affermazioni testuali: “Chávez e Lula vanno in direzioni opposte*” e ancora “in nessuna favela brasiliana esiste più una sola chiesa cattolica”.

Addirittura? Mi domando che credito possa avere un giornalista che si lascia andare ad affermazioni tanto apodittiche quanto indiscutibilmente false e soprattutto tendenziose.

Non più tardi di mercoledì l’ottima trasmissione di Radio3, Radio3Mondo, ha ospitato, presentandolo come esperto di America Latina, il corrispondente negli Stati Uniti del Messaggero, Stefano Trincia. Essendoci qualcosa che non quadrava nel cv dell’ospite, il conduttore, Guido Bolaffi -con Trincia che assentiva- lo ha difeso spiegando che gli Stati Uniti sono il miglior osservatorio per l’America Latina.

E’ una excusatio che ricorda quella fatta in settembre dal corrispondente per l’America Latina di Repubblica, Omero Ciai. Questo si vantava dalle pagine del settimanale Internazionale che il miglior posto per coprire i fatti latinoamericani fosse il News Café, al numero 800 dell’Ocean Drive di Miami Beach, tel. +1 305 5386397, in Florida dove lo stesso Ciai è solito svernare.

Episodi come questi, testimoniano come il Corriere della Sera o il Messaggero, o la Repubblica, non siano oramai altro che strumenti di disinformazione di massa.

Continuo modestamente a pensare che l’osservatorio privilegiato per l’America Latina sia l’America Latina. E che sia necessario consumare scarpe, da Tucumán a Oaxaca per osservare l’America Latina, non stare in spiaggia a Miami o in un ufficio a Nuova York. Farlo notare è quasi sparare sulla Croce rossa ma evidentemente, per i quotidiani mainstream, il punto di vista latinoamericano sull’America Latina continua ad essere prescindibile.

Poi però non ci lamentiamo se, come per la fuffa disinformata prima ancora che disinformante divulgata da Trincia a Radio3Mondo o per le balle spudorate di Cotroneo a Fahrenheit, l’informazione sull’America Latina si faccia sempre e solo con le veline del Pentagono, e mai neanche con un tentativo intellettualmente onesto di spiegare in maniera complessa un continente di 550 milioni di abitanti.

* Nelle foto, Lula impegnato in Venezuela nella campagna per la rielezione di Chávez.