George Bush come Sean Connery: Licenza d’uccidere

George N(erone) Bush ha dato licenza di uccidere gli agenti iraniani in territorio iracheno. Appena due settimane fa aveva fatto assaltare il consolato iraniano ad Erbil, nel Kurdistan iracheno, e sequestrare cinque diplomatici.

Non fosse stato per l’asimmetria mediatica, che giustifica sempre smaccatamente le azioni criminali a patto che siano perpetrate dai “buoni” (Machiavelli?) l’incidente di Erbil doveva essere comparato al sequestro di diplomatici statunitensi a Teheran del 7 aprile 1980, del quale si dice fu protagonista il giovane Ahmedinejad, e che fu utilizzato per debilitare Jimmy Carter e favorire l’elezione di Ronald Reagan ritardando la liberazione in un contesto particolarmente oscuro.

Licenza d’uccidere… vale l’effetto annuncio, più che la prassi. Per un paio d’anni Iran e Stati Uniti avevano vissuto in territorio iracheno una sorta di drôle de guerre, se non proprio un’alleanza, per permettere agli alleati sciti di entrambi di fare lo scalpo ai sunniti. Adesso però, con un vero estremista come Moqtada al Sadr domino della situazione, il patto col diavolo, il Molotov-Ribbentrop mai firmato ma attuato tra Iran e Stati Uniti per spartirsi l’Iraq come la Polonia, appare rompersi. Per il momento si combattono in territorio iracheno, ma domani chissà.


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