Le molotov di Genova

Io le ho viste le molotov di Genova. Quelle che portò la Polizia per giustificare l’irruzione barbara, vandalica, alla scuola Diaz, che per miracolo non c’è scappato il morto e aprì le porte al lager di Bolzaneto.

La sera della Diaz, sabato sera, son rimasto al Porto antico fino a tardi, cercando di far calare l’adrenalina di quei giorni terribili. Entrare e uscire dalla zona rossa, essere relatore al Genoa Social Forum e un’ora dopo essere seduto nel mio box nell’ufficio stampa del G8 ufficiale, a fianco di Oscar Giannino che studiava come meglio ferire “Il Genoa Social Forum ha avuto il morto che cercava”, stare in mezzo alla gente viva e poi attraversare sgomento quella “Santiago l’11 settembre” che era il centro storico di Genova, la “zona rossa” in quei giorni di luglio, era uno choc dal quale non ci si riprendeva facilmente. Dovevo andare via, e infatti il lunedì mi aspettava un aereo per Santiago, quella vera, e molti incontri dove raccontai in Cile, poi in Uruguay, Argentina e Brasile che -nonostante Genova- un mondo migliore era possibile.

Era l’una di notte o più, ricordo a cena ero con la gente del Manifesto, quando arrivò una telefonata sul fatto che qualcosa succedeva alla Diaz. Ma la Diaz, era a due ore di cammino a piedi… Genova era inospitale e forse pericolosa quella notte, non c’erano taxi né mezzi pubblici e la casa dell’amico che mi ospitava (sennò sarei stato alla Diaz) a cinque minuti.

Non ci andai subito alla Diaz. Mi alzai alle cinque e ci andai prestissimo, non erano le sette di mattina. Non fu un bel vedere. Poi a mezzogiorno andai in Questura, alla famosa conferenza stampa, e ci mostrarono le due molotov. Sul mio giornale scrissi: “con tutto quel casino hanno trovato solo due molotov”.

Un anno dopo fui costretto a rettificare e chiesi scusa: “mai fidarsi della Polizia: alla Diaz manco un paio di molotov c’erano”.

Adesso le molotov le hanno fatte sparire pure dalla Questura, erano troppo scomode per quel processo, o forse le abbiamo sognate. E’ lo stesso paese di Peteano, è lo stesso paese dove per beccare unabomber si falsificano le prove, ma che paese è questo?

Rassegna stampa sulle molotov sparite in Human Rights


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