Colpo di Stato in Honduras: il Presidente Manuel Zelaya, con al fianco i movimenti sociali, resiste

INF_NOTA24248_434 Le parole drammatiche nella notte del presidente dell’Honduras Manuel Zelaya: “È in corso un colpo di stato nel paese” sono state confermate e supportate dall’ONU. Il presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Manuel D’Escoto, nella notte ha condannato con parole fermissime il tentativo di colpo di stato in corso in Centroamerica: “condanniamo fermamente il colpo di stato in Honduras contro il governo democraticamente eletto di Manuel Zelaya” dove i poteri di fatto di sempre, le élite, l’esercito, le alte gerarchie cattoliche, le casta politica, sono disposti a tutto perché nel paese neanche si parli di Assemblea Costituente. È infatti questo l’oggetto del contendere che ha scatenato la sedizione: un referendum che domenica prossima dovrà decidere se convocare o no l’elezione di un’assemblea Costituente voluta secondo i sondaggi dall’85% della popolazione.

Leggi tutto in esclusiva su Latinoamerica.

Su precisa richiesta dai movimenti che in Honduras stanno resistendo al golpe si invita alla particolare diffusione di questo articolo.

In questo momento (h.15.00 italiane) sta parlando Mel Zelaya: il popolo con la polizia consegnerà le schede e garantirà il regolare svolgimento del referendum di domenica. Ascoltalo in diretta.

Leggi anche: “El País”: come ti nascondo il golpe in Honduras