
La nostra prospettiva occidentale ha evidentemente negato tutto ciò, dando una lettura azzardata, semplicistica e soprattutto squalificante sulla questione. Il velo è stato associato al terrorismo, al fondamentalismo, all’analfabetismo, al patriarcato, al rigido sessismo, all’oppressione, alla violenza maschile sulle donne, all’infibulazione". Nello stesso senso andava una bella mostra di qualche anno fa curata presso l’Institute of International Visual Arts di Oxford da Zineb Sedira e Jananne Al-Ani. Veil, questo il titolo della mostra, esplorava i molteplici significati e simboli del velo attraverso il lavoro (fotografie, video …, l’immagine che uso qui è una delle opere in mostra) di diverse/i artiste/i (la stessa Zineb Sedira, Shirin Neshat, Faisal Abdu’Allah, Kourush Adim, Farah Bajull, Samta Benyahia, Mitra Tabrizian e altre/i) e documenti "storici" come il film La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo. Il catalogo Veil: Veiling, Representation and Contemporary Art (pubblicato da inIVA e Moder Art Oxford) raccoglie saggi di Jananne Al-Ani, David A. Bailey, Alison Donnel, Hamid Naficy, Zineb Sedira e Gilane Tawadros e testi di Leila Ahmed, Frantz Fanon e Ahdaf Soueif. Buone letture e riflessioni.
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