Bello, onesto, presidente del consiglio sposerebbe velina illibata

 

 

Quando ho letto la parola “illibata” usata per definire Noemi Letizia, la mia scrivania è stata invasa da profumi di zagare e di anni ‘50, da commedie all’Italiana, da romanzi di Vitaliano Brancati, da Giancarlo Giannini coi baffetti e dalla visione celestiale di Claudia Cardinale.

Modernità e tradizione, il peggio della modernità e il peggio della tradizione, tutto si vende e tutti sono corruttibili salvo mia figlia e mia moglie e i panni sporchi si lavano in famiglia, povera Italia…