E se Rosales sparisse? Dubbi sulle elezioni venezuelane

Antonio Pagliula: Solo pochi giorni fa avevo letto un interessantissimo articolo di Gennaro Carotenuto sulle elezioni venezuelane (America Latina, arriva la mano pesante delle destre). [Ho poi assistito] al dibattito con Alan Woods sul Venezuela a Milano, e molti sono stati gli spunti di riflessione. In particolare sono rimasto colpito da una domanda rivolta ad Alan Woods a fine incontro da un gruppo di cittadini venezuelani che avevano assistito all’incontro.

¿"Y si Rosales desaparece"? (Cosa succederebbe in caso di scomparsa di Rosales?) – Hanno chiesto ad Alan Woods. Forse per problemi di tempo (era già tardi e dovevamo abbandonare la sede del dibattito) Alan non ha interpretato correttamente credo il senso della domanda. Io ho invece approfondito la discussione con loro perché credo sia d’importanza assoluta. La loro domanda si riferiva a Rosales, ossia il candidato che si sta presentando come alternativa a Chávez nelle prossime elezioni di dicembre. Ho voluto continuare a chiedere bene cosa sapessero, anche perché

Logicamente la domanda di questo gruppo venezuelano mi ha subito riportato alla mente le parole di Gennaro, e quindi sono voluto andare più a fondo possibile con loro per capire realmente quale sia il pericolo. Tra questo gruppo una donna in particolare ha richiamato la mia attenzione. Lei era di ritorno da qualche giorno proprio da Caracas e ha voluto spiegarmi su cosa fossero basate le sue paure.

A Caracas pare stia circolando "en los barrios" (tra i quartieri) la voce su un’eventuale scomparsa improvvisa del candidato delle destre Rosales. Un candidato perdente in partenza e di cui molti, compreso lo stesso Alan Woods, hanno previsto un ritiro prima del 3 dicembre per evitare una pesante sconfitta alle urne. La signora venezuelana affermava che sono troppi i soldi e gli investimenti che la destra venezuelana sta spendendo per la campagna elettorale di Rosales. "Non è normale un tale investimento e tante energie spese per un risultato delle urne che sembra scontato a tutti", sono state le sue parole. Il timore di molti venezuelani è proprio questo. Si teme che a giorni Rosales scompaia nel vuoto, per far parlare di sequestro o omicidio ordinato da Chávez con lo scopo esclusivo di annullare le elezioni e destabilizzare lo stesso Chávez.

A riguardo circolano già da inizio settembre le parole dello stesso Rosales: "Si me matan, es por una órden de Chávez" ( se verrò ucciso sarà per ordine esclusivo di Chávez). I dubbi della popolazione venezuelana e non solo cominciano veramente a farsi consistenti. Si sa che Chávez non avrebbe il minimo interesse a far fuori Rosales perché non c’è nessun dubbio sulla sua vittoria alle urne. E allora chi vorrebbe la morte/scomparsa di Rosales? La stessa destra venezuelana forse, che tanto sta spendendo per una campagna elettorale ripeto inutile, e logicamente enormi sono poi anche gli interessi nordamericani. […] Meglio mettere in guardia tutti anche perché sappiamo benissimo che, pur di scalzare Chávez dal potere, Bush e compagnia non si farebbero scrupoli di nessun tipo.

Gennaro Carotenuto: Caro Antonio, purtroppo ho raccolto conferme a livello ben più alto di quelle pure legittimissime che si raccolgono nelle strade di Caracas ed è chiaro che Rosales dovrebbe essere preoccupato non da Chávez, che ha solo interesse a sconfiggerlo elettoralmente, ma deve guardarsi le spalle dai propri sponsor politici. È giusto denunciarlo con forza. Perché la stampa mainstream non fa due più due?


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