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Se così trattano un Ministro degli Esteri, cosa faranno con le persone umili?

A conclusione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite c’è stato uno spiacevole episodio. Il Ministro degli Esteri venezuelano Nicolás Maduro (nella foto) è stato arrestato illegalmente per 80 minuti nell’Aereoporto di Nuova York ed ha denunciato che gli è stato sequestrato il passaporto, il biglietto di viaggio, è stato spintonato [1] e maltrattato e di aver subito dirette minacce [2] (il link è al pezzo di Repubblica con le prime parziali ammissioni) alla propria incolumità fisica. E’ accaduto quando il Ministro, nel pieno rispetto del diritto internazionale, possedendo un passaporto diplomatico, ha rifiutato di essere sottoposto ad un’ispezione corporale al momento di ritornare a Caracas con un volo di linea. Solo dopo 80 minuti il ministro della repubblica bolivariana è stato rilasciato ed ha ricevuto una telefonata di scuse dal Dipartimento di Stato. Nonostante ciò il governo degli Stati Uniti ha continuato in pubblico a negare l’accaduto e solo dopo molte ore un semplice portavoce dell’Ambasciata statunitense a Caracas ha ammesso i fatti ed ha ammesso che il Dipartimento di Stato aveva espresso le sue scuse per la fragrante violazione del diritto internazionale.

Maduro, nel commentare l’incidente ha affermato che si sono sommate due cose: “l’abuso continuato del governo di Bush sui popoli del Sud insieme alla rappresaglia politica contro il discorso del presidente Chávez all’ONU. Se fanno questo a un Ministro degli Esteri, come tratteranno la gente umile, i neri, gli arabi, i latinoamericani?”.

E’ un piccolo atto di pirateria internazionale. Ma non ha ragione Hugo Chávez nel denunciare che Nuova York non sia un luogo degno per ospitare l’ONU e per chiedere che si trasferisca la sede delle Nazioni Unite in un paese del Sud?


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Parole chiave: ONU [3], Assemblea Generale Nazioni Unite [4], Nicolás Maduro [5], Hugo Chávez [6], arresto ministro venezuelano a Nuova York [7], spostamento sede ONU [8], scuse statunitensi [9]