Chiusura spazio commenti

Da giorni sono sottoposto in questo sito ad una gogna telematica, pretestuosa ma anche masochista.

Pretestuosa perché lo spazio dei commenti di GennaroCarotenuto.it è diventato una tribuna dove alcune persone, nascondendosi vigliaccamente dietro pseudonimi, spendono la vita (ore e ore al giorno) a mettere in dubbio la mia onestà intellettuale e la mia professionalità. Se perfino un articolo nel quale ricordo il mio tifo dell’infanzia per il Napoli di Vinicio deve essere occasione per accusarmi reiteratamente di chissacché e per esigere, esigere, esigere, abiure, ritrattazioni, ammissioni di colpa, confessioni, allora non capisco più il senso di questo spazio come pubblico.

Se invece di essere uno spazio per ragionare e per arricchirci mutuamente, come spesso è stato, lo spazio dei commenti si trasforma in una tribuna per attaccare sistematicamente il mio lavoro, non sarò più io ad offrire questa tribuna. Ed infatti l’accettare da parte mia quanto sta succedendo oramai da mesi è masochista sia professionalmente che umanamente. Questo sito ha avuto 3.500 commenti in un anno, da agosto 2005 ad agosto 2006: circa 9 al giorno. Ma ha avuto 1.200 commenti nell’ultimo mese, ben 40 al giorno. E’ pensabile che questo numero, visto l’apprezzamento diffuso per il mio lavoro, tenda a crescere ancora.

Per cultura personale ognuno di questi 1200 commenti ha ricevuto la mia attenzione, ma è facile rendersi conto che una persona che fa “un altro lavoro”, non può reggere queste quantità perché ne risente quell’ “un altro lavoro”.

Mi rendo conto che stare dietro a questo spazio pubblico mi fa tralasciare le lettere private che ricevo da lettori, molte, onestamente più ricche e prive, proprio per la loro caratteristica di privatezza, di quella voglia di protagonismo che caratterizza alcuni dei commenti pubblici. Quaranta giorni fa, vista la deriva presa dallo spazio commenti, pubblicai un decalogo col quale ingenuamente pensavo di arginare la degenerazione di questo spazio. Venti giorni fa per la prima volta feci pubblica la voglia di chiuderlo.

Oggi mi rendo conto che, se devo trascurare il messaggio privato di uno studente che, a partire dal sito, mi chiede consigli bibliografici per perdere invece tempo ad arginare una lotta corpo a corpo tra Ginestri e Ciai o vedermi imposto da “alias Aldo Palumbo” il ventesimo messaggio in 3 ore nel quale mi dà del mentecatto, capirete che c’è qualcosa di insostenibile e di sbagliato in questo. Lo studente che mi chiede un consiglio bibliografico viene prima, poi vengono gli amici, vecchi, nuovi e futuri, anche e soprattutto quelli onestamente critici, con i quali restano infiniti modi di restare in contatto. In questo mi sento in dovere di riscattare la partecipazione di Omero Ciai, del quale, com’è noto, sono, resto e se d’uopo sarò molto critico. Ma lui, almeno, come me, ci mette la faccia.

Quindi a malincuore, ma convinto della mia scelta, chiudo lo spazio commenti di questo sito. Mi sono consultato con alcune persone vicine. Alcune erano molto contrarie, altre favorevoli. Ma oggi ho ricevuto un email che è una vera lavata di testa da parte di una persona che stimo molto e ho deciso di farle caso.

Questo sito continuerà ad essere attivo ed aggiornato più o meno come sempre (anche se senza commenti pubblici) e sarò più disponibile di prima a dialogare in privato. Mi permetto di non fare nomi ma ringrazio tutti di cuore.