I ”Palazzo Papers”

Riporto uno stralcio di un articolo di Steve Cobble pubblicato dal settimanale statunitense The Nation e ripubblicato per intero in italiano dagli amici di Aprileonline. Da topo d’archivio m’incuriosisce l’appello ai funzionari del governo italiano perché copino, riproducano e pubblichino i documenti che in questi giorni il governo uscente sta distruggendo in grande quantità a Roma. Beata ingenuità.

[…] Essendo un buon conoscitore di frodi elettorali, trovo tutto questo molto divertente. Spero che gli italiani tengano un occhio puntato sulla vittoria elettorale e un altro sul periodo di transizione.
Vi spiego perché: quando il partito del primo ministro José María Aznar fu sconfitto in Spagna, i seguaci di Aznar stracciarono immediatamente le carte compromettenti e cancellarono le memorie dei loro computer prima che José Luis Rodríguez Zapatero prendesse il potere. Evidentemente Aznar non voleva lasciare traccia delle sue manovre dopo le bombe di Madrid, né dei suoi rapporti con l’amministrazione Bush sulla guerra in Iraq. E’ possibile che Aznar abbia già chiamato Berlusconi per ricordaglielo, dal momento che senza dubbio neanche Silvio desidera che nei prossimi mesi vengano alla luce i documenti che potrebbero fare sapere agli italiani e al mondo quali sono state le sue conversazioni segrete con Bush e Blair prima dell’inizio della guerra irachena.

Fra due settimane sarà il primo anniversario del ?memo di Downing Street?, pubblicati a Londra grazie al giornalista Michael Smith e a qualche anonimo funzionario pubblico. Quel memo e quelli che lo hanno seguito hanno avuto un impatto enorme sulla percezione da parte dell’opinione pubblica della disonestà e delle menzogne di George Bush e di Tony Blair. Pensateci: un memo divulgato a Londra ha avuto un impatto su entrambi i lati dell’Atlantico – e ancora ce l’ha, a giudicare dal bassissimo tasso di approvazione nei confronti sia di Bush che di Blair.
Se carte simili vedessero la luce ad opera del nuovo governo italiano, ne risulterebbe confermata la verità sulle menzogne che questi tre leader hanno propinato ai loro cittadini per spingerli in una guerra preventiva, illegale e immorale, contro una nazione che non costituiva una minaccia imminente.

Allora ecco il mio appello: Vi prego funzionari pubblici italiani, fate copie di tutti i documenti. Salvate tutti i file, create cartelle di riserva. Fate in modo che la verità non sia fatta a pezzi o cancellata. Fate in modo che la gente sappia se e quando gli uomini di Berlusconi vi hanno fatto pressioni perché cancelliate quello che è successo prima della guerra, le carte false sull’uranio nigerino, le deportazioni e i voli segreti. Dopo di che divulgate questa verità, presto, fatela conoscere al mondo.
Dal momento che gli uffici della presidenza del consiglio sono a Palazzo Chigi, forse chiameremo la versione italiana dei memo di Downing Street i ?Palazzo Papers?.
Ma comunque li chiameremo, sarebbe davvero interessante vedere queste carte pubblicate su qualche sito internet italiano.