Online le mail alla Bernardini tra insulti, oscenità e minacce per aver visitato gli stupratori di Guidonia

Online le mail alla Bernardini tra insulti, oscenità e minacceLa deputata, che aveva visitato in carcere gli stupratori di Guidonia sommersa di messaggi. Che da oggi sono pubblicati sul sito dei radicali

Rita Bernardini

ROMA – Lo aveva annunciato, la deputata radicale Rita Bernardini. E, a partire dal primo pomeriggio di oggi, lo ha fatto: sul sito del movimento (www.radicali it) è stata pubblicata una prima tranche della valanga di mail tutte oscenità e insulti ricevute, dopo la sua visita in carcere degli stupratori di Guidonia e la sua denuncia dei maltrattamenti subiti dai detenuti.
Uno spaccato notevole del livello di volgarità, di misoginia, di enorme violenza verbale che circola nella pancia del Paese. Qualcosa che va al di là della critica, legittima, ai comportamenti e alle opinioni di un personaggio pubblico. Frasi accomunate, tutte o quasi, da una sorta di "augurio" che la Bernardini, sua figlia, o qualcuna delle persone che le sono care, subisca lo stesso trattamento della giovane stuprata.

Come viene scritto nel sito dei radicali, questa prima parte del materiale viene pubblicata senza l’indicazione dell’indirizzo di posta elettronica dei mittenti, "per il rispetto della normativa sulla privacy"; ma vengono pubblicate con nome e cognome del mittente le email che sono giunte firmate, "in ossequio al diritto di cronaca". Resi noti online anche gli indirizzi e-mail falsi: "Riservandoci, nel caso in cui decidessimo di adire le vie legali, di rintracciare, tramite la polizia postale, l’indirizzo IP di provenienza".
Ma non ci sono solo i messaggi giunti alla parlamentare. Il sito dei radicali riporta anche i commenti usciti sulle edizioni online di vari giornali, tra cui il nostro, e quelli apparsi in due gruppi Facebook: "Vergognati Rita Bernardini" e "Consigliamo a Rita Bernardini di farsi i c… suoi!".
E guardiamo, allora, i contenuti di alcuni messaggi. Partendo da quelli ricevuti direttamente dalla deputata. Alcuni, seppure con toni aggressivi, sono accettabili. Esempio: "Perchè non vai a visitare la ragazza violentata e la sua famiglia". Le più civili sono corredate di risposta della Bernardini.

Poi ci sono quelli davvero violenti, che riportiamo per dovere di cronaca. Uno per tutti: "Fai veramente schifo, ti auguro di essere stuprata da un branco di merde come quelle li, ma magari ti piace perche a quanto sei brutta e fai schifo non ti scopa nessuno troia del cazzo, ti auguro pure che ti venga un tumore al cervello (se possibile visto che materia grigia non ne hai molta), e che te ne vada quanto prima tra atroci sofferenze, pregheremo tutti perchè tu muoia. Crepa puttana di merda". O quest’altro, tutto in maiuscolo: "SPCAPITI A LEI CIO’ CHE E’CAPITATO A QUELLA POVERA RAGAZZA,POI VORREI VEDERE I PRINCIPI,I VALORI E I DIRITTI UMANI….CHE SCHIFO!!!!!!!!!!!!!!!!". O ancora: "E’ grazie al vostro buonismo e alle leggi del cazzo vigenti nel nostro paese che tutti i delinquenti stranieri vengono in Italia a fare i loro comodi… in Italia ci sono i parlamentari deficienti come te che vanno a trovarli e dichiarano poverini erano spaventati etc. etc. Distintamante la saluto mandandola a fare in culo.
Per non parlare della vere e proprie minacce, come la seguente: "Se hai le palle rispondi….se vieni in Sardegna, giuro su Dio ke verro’ a "trovarti" nel comizio…..ti odio…in qualke modo le devi pagare queste uscite che fai…verra’ il momento che gli italiani si ribelleranno a queste delinquenze e si faranno giustizia da soli….e solo allora avrai paura e eviterai di dire queste cose…miserabile….t odio".
E questo è solo un assaggio: i messaggi sono numerosissimi, e quello di metterli in linea, come spiegano i collaboratori della Bernardini, " è un work in progress".