Bush: meno aiuti allo sviluppo, più armi

Meno aiuti, più guerra. E’ questo il senso della legge finanziaria 2007 che comincia il suo iter questa settimana negli Stati Uniti.

Il Ministero della Difesa degli Stati Uniti (ma sarebbe più giusto tornare alla denominazione decimononica di Ministero della guerra) avrà a disposizione 440 miliardi di dollari esclusi i 120 miliardi stanziati per le campagne in Afghanistan e Iraq. In totale fanno 560 miliardi di dollari, un buon 7% in più rispetto all’ultima finanziaria.

Per coprire l’aumento dei fondi Bush pretende ridurre i programmi sociali ed educativi pubblici, soprattutto nel programma di salute destinato ad anziani e portatori di handicap.

Gli Stati Uniti sono il secondo paese più avaro al mondo (il primo è l’Italia) negli aiuti allo sviluppo. Ebbene da quest’anno lo saranno ancora di più. Bush ha chiesto un taglio del 20% nei fondi destinati all’aiuto allo sviluppo.

“Il nostro obbiettivo è difendere la nazione, combattere una lunga guerra contro il terrorismo e prepararci ad affrontare nemici futuri” ha dichiarato Donald Rumsfeld. Che siano i cinesi o i marziani, non importa.