David Beckham al Milan: feste, farina… a quando la forca?

beckham“Annuntio vobis, gaudium magnum, habemus… Beckam”.

L’annuncio l’ha dato uno dei bracci destri della dea Calì Silvio Berlusconi, che è a capo del nostro paese, che è un po’ di più che essere semplicemente capo del governo.

L’annuncio l’ha dato Adriano Galliani e si occupa del ramo “circenses”. Oramai l’A.C. Milan ricorda gli Harlem Globettotters, un grande circo con i nomi scritti grossi sul cartellone ma dove lo sport si compra un tanto al kg.

Pace cavoli suoi, i soldi ce li ha, vietato sindacare. In questa società è molto malvisto pensare che anche la ricchezza possa avere un limite, soprattutto quando la povertà non ne ha.

Comunque tra tivù e stadio, per le feste siamo attrezzatissimi (almeno per guardare, partecipare è altro), e quindi lo show del governo must go on. Ronaldinho, Carfagna, Beckham, Gelmini…

Come non averci pensato prima: se avesse fatto Gullit e Van Basten ministro, a quest’ora i sondaggi darebbero l’approvazione del premier al 99%!

E chi glielo impedisce?

Dove andiamo sempre peggio, con la recessione conclamata, è per la farina, ramo “panem”, visto che pane e pasta lievitano (di prezzo) a vista d’occhio e tra i 15 milioni di poveri o quasi poveri e il fatto che l’Italia è il paese più diseguale dell’Europa Occidentale e tra i più diseguali al mondo, le cose vanno sempre peggio anche se i giornali non lo dicono.

Feste, farina e… Se la festa è per pochi e gli altri possono solo guardare dal buco della chiave dalla tivù e la farina scarseggia, chissà mai che per chi lo farà notare la soluzione non sarà se non la forca almeno l’olio di ricino. In fondo al manganello ci siamo già.