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Quarant’anni dopo la pedagogia dell’oppresso di Paulo Freire è ancora centrale

Paulo_Freire [1] E’ stato il più grande pedagogo del XX secolo, ma la sua pedagogia dell’oppresso è chiave anche in questo inizio di secolo XXI. Un grande congresso all’Università Cattolica di San Paolo del Brasile ha ricordato Paulo Freire:

“Nessuno educa nessuno, come nemmeno nessuno si educa da solo. L’umanità si educa in comunità, insieme nel mondo”.

Si è concluso con un appello alla resistenza pacifica ma sempre attiva e mai passiva al neoliberismo il grande congresso internazionale dedicato a Paulo Freire. Si sono ritrovati da tutti i paesi lusofoni, ma anche dal resto dell’America latina, dalla Spagna, dall’Italia e dagli Stati Uniti presso l’Università cattolica di San Paolo del Brasile.

La titolare e coordinatrice della Cattedra Paulo Freire, Prof. Ana Maria Saul ha rivendicato con forza che la pedagogia di Freire sia vigente più che mai e che è lo strumento più potente di opposizione al neoliberismo:

“L’educazione è politica, nel senso dell’opzione per i valori. La pedagogia freireiana opta per l’utopia e per una società più umana e democratica”.

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