Piccolo dubbio sui matronimici (ovvero la libertà di dare ai figli il cognome della madre)

livella E’ del tutto corretto eliminare qualunque disuguaglianza tra uomo e donna, anche per quanto concerne la trasmissione del cognome ai figli.

E quindi ben venga una legge che elimini il privilegio paterno di trasmettere il cognome (in attesa di una legge che elimini le discriminazioni contro coppie dello stesso genere). Tuttavia vorrei fare una precisazione sull’uso spagnolo ed esprimere un dubbio sul pericolo di sostituire una discriminazione evidente con un’altra più sottile.

La precisazione riguarda l’esempio spagnolo (e latinoamericano). In Spagna non vi è libertà di scelta (come si fa credere in Italia) ma si attribuiscono come primo cognome quello del nonno paterno e come secondo cognome quello del nonno materno (e come terzo e quarto quelli della nonna paterna e nonna materna). Al più vi è una preferenza elettiva (Picasso e Márquez sono matronimici) ma non anagrafica perché i cognomi che si trasmettono sono sempre e solo quelli maschili.

Ovvero il figlio o la figlia di Juan Pérez Gómez e di María Rodríguez Domínguez si chiamerà Pedrito Pérez Rodríguez, non potrà scegliere soluzioni alternative e a suo figlio trasmetterà il solo cognome Pérez, che è quello del nonno paterno, esattamente come in Italia. Perderà cioè sempre i cognomi delle nonne e manterrà sempre quelli dei nonni e tra questi ha comunque preminenza quello paterno. Quindi se è questione di discriminazione né la Spagna né il doppio cognome (ne abbiamo bisogno?) risolvono il problema.

Vengo adesso al mio dubbio estremizzandolo. Siccome trasmettere il proprio cognome è una parte importante della nostra cultura, cosa succede in Italia se Esposito Gennaro (netturbino, quello della Livella di Totò) si sposa con la Principessa Sveva Colonna? Evidentemente succederà che il nascituro o la nascitura prenderà il più importante dei cognomi, ovvero Colonna. Ovviamente ci sono molte sfumature rispetto ad un improbabile matrimonio Esposito-Colonna ma la sostanza è quella. Vincerà (e sarà causa di conflitto) la famiglia più ricca, la famiglia più presente, la famiglia più insistente… E avremmo sostituito una discriminazione per sesso con una per censo.

E allora non c’è soluzione e tale discriminazione non è eliminabile? Non è detto. Per esempio si potrebbe trasmettere alle bambine il cognome della madre e ai bambini quello del padre (o viceversa). Basta che non litighiamo.