- Gennaro Carotenuto - https://www.gennarocarotenuto.it -

Silvio Berlusconi: Petrolio? Ok il prezzo è giusto!

pompa [1] Siamo alla fine dell’era del petrolio e forse l’agonia sarà più breve del previsto. Vi ricordate quel vecchio film nel quale di fronte all’aumento del prezzo della benzina il protagonista rispondeva: “e che mi importa, tanto io sempre tremila lire metto”? Ebbene, oramai la benzina costa più di tremila lire al litro e forse anche il protagonista del film (chi era?) comincerebbe a preoccuparsi. Fino a quando ci potremmo materialmente permettere di prendere la macchina per andare al supermercato? Fino a quattromila lire? Fino a cinquemila? Diecimila?

Meno male che a noi pensa il gigante buono del Mulino Bianco che solo i malevoli comunisti chiamano nano. Guardate qua [2]: «I Paesi consumatori si incontrino al più presto, magari a Londra, per mettersi d’accordo su un prezzo massimo e ragionevole che non possa essere superato», ipse dixit Silvio Berlusconi a Parigi yesterday.

Evviva, è l’uovo di Colombo. Un bel cartello di consumatori buoni contro i produttori cattivi! Come non averci pensato prima. Ma i prezzi amministrati, i panieri non erano roba veterostatalista da rigettare? Ma non deve essere il mercato a fare il prezzo? E, ammesso e non concesso che si possa fare, perchè per il petrolio sì e per la pasta e il latte no?

Come le barzellette, c’erano Berlusconi, Gordon Brown, George Bush e Nicolas Sarkozy: “Cinquanta dollari al barile!” punta Silvio. “Mannò, Silviò, il nostro amico Putìn si incavòla, facciamo cento…” risponde Nicolas… “Well my friends, don’t argue -questo è Bush- facciamo 70 e non se ne parli più”. OK il prezzo è giusto, consigli per gli acquisti.

Ma vi rendete conto di cosa ha proposto il nostro capo del governo? Ma allora ha ragione Francesco Giavazzi (l’economista guru del PD) quando dice che Robin Hood Giulio Tremonti (e Silvio con lui) è un veterocomunista antimercato? 

Vediamo un po’: primo dovremmo chiudere la borsa, tanto il prezzo è amministrato, magari con un bel piano quinquennale sovietico, davvero geniale! E del resto la guerra in Iraq l’abbiamo fatta per quello… Non vorremo mica lasciare che sti beduini si arricchiscano mentre la legge della domanda e dell’offerta stabilisce il prezzo del petrolio? E se serve… l’Orinoco, il delta del Niger, ovviamente l’Iran… un po’ di bombe intelligenti se protestano… che ci vuole e con i soldini che risparmiamo ci facciamo la devoluscion. In Iraq è andata proprio così, nnevvero?

Ma Silvio dimmi un po’, sta proposta geniale l’hai discussa con l’ENI? Non è che poi loro non sono contenti di un prezzo fissato per decreto come fosse il Lodo Alfano? E con gli amici degli amici di George? Quelli che l’hanno eletto, quelli che l’hanno portato in Iraq… la Exxon eccetera? A me che sono terra terra sorge il dubbio che tu voglia fare un dispettuccio a Moratti, quello dell’Inter e soffiargli Ronaldo, Ronaldinho e Cristiano Ronaldo. No, no, scherzo… come si fa a pensare che sia per quello, solo i grulli possono pensarlo.

In realtà Silvio Berlusconi è stato molto serio nella seconda parte della sua dichiarazione: «Se i Paesi consumatori di petrolio non riusciranno a trovare una soluzione per calmierare il prezzo del petrolio, è necessario andare avanti spediti con un concreto progetto di costruzioni di molte nuove centrali nucleari, senza attendere quelle di quarta generazione, perché la terza generazione è ottima». Ed è questo quello che conta.

Avanti tutta col nucleare, molte nuove centrali nucleari (ecco perchè non ci sono più i soldi per niente e tagliano perfino la benzina alle volanti, viva la sicurezza) perchè le pale eoliche sono brutte e in Italia si sa che piove sempre. Ovviamente le centrali nucleari italiane le metteremo tutte a Chiaiano e le scorie nell’ippodromo di Agnano, e se qualcuno protesta c’è l’esercito. Intanto Angela Merkel (ma perchè è così amico di Bush e così poco amico della Germania?) già supera il 13% di energie alternative e raddoppierà in dieci anni. Noi niente o quasi. Mi sa che la macchina me la vendo.