Cuba: sulla morte di Oswaldo Payá i due testimoni stranieri smentiscono l’attentato

“Ho perso il controllo dell’auto, tutto qui”. Solo l’eccesso di velocità dell’autista, un membro del partito di governo spagnolo, sarebbe dunque stata la causa della morte dell’oppositore del governo cubano Oswaldo Payá, nonostante i media internazionali abbiano subito innestato il pilota automatico per insinuare che la morte sia stata un omicidio, provocato dai servizi segreti cubani. Al contrario i due testimoni stranieri, lo spagnolo e uno svedese, affermano senza alcun dubbio che si sia trattato di un incidente.

Il pilota dell’auto, Ángel Carromero, membro del Partito Popolare spagnolo (destra), afferma di aver perso il controllo del mezzo e aver provocato l’incidente e chiede esplicitamente di non speculare sulla cosa. Anche il membro del partito social cristiano svedese (centro) Jens Aron Modig, che ammette di aver incontrato Payá per consegnargli fondi, è convinto che non ci sia stato nessun altro mezzo coinvolto, smentendo le versioni complottiste ampiamente divulgate dai media.

Domandina: come mai i media che avevano giustamente dato spazio alla morte di Payá e avevano riportato le voci sul possibile attentato ma non la “versione ufficiale” (evidentemente non esaustiva) sul semplice eccesso di velocità, adesso glissano sulle testimonianze dei due rappresentanti dei partiti di centro-destra europei che finanziavano Payá?