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Sull’arte di votare al tempo del Porcellum: il caso pratico dell’Umbria

Quello nell’immagine qui sotto è un sondaggio della SWG pubblicato ieri [1] e si riferisce alle intenzioni di voto per la regione Umbria. Se non ci sei già entra [2] poi nell’articolo per una riflessione collegata all’articolo L’arte di votare al tempo del Porcellum [3].

2904_2 [4]

L’Umbria è una regione piccola attribuendo SOLO sette senatori. Ma spiega perfettamente quanto avevamo studiato nell’articolo più ampio al quale rimando. La cosa è semplicissima e non fa venire l’emicrania. Il PD è quasi sicuro di arrivare primo al Senato avendo un vantaggio di 7.5 punti sul PDL ma purtroppo la SA manca il quorum per appena lo 0.5%. Se così finisse, per il premio di maggioranza il PD prenderà QUATTRO senatori, mentre TRE andranno al PDL e ZERO alla SA.

Ma se lo 0,5% degli elettori umbri si spostasse dal PD (o da chiunque) alla SA, allora la coalizione bertinottiana farebbe il quorum e la distribuzione dei seggi sarebbe: QUATTRO al PD, DUE al PDL, UNO alla SA. Quindi è evidente che se una parte di elettori del PD scegliesse di votare in maniera aritmeticamente utile, non danneggerebbe il proprio partito, che rimarrebbe con 4 senatori, ma ne farebbe perdere uno al PDL.

Allora qui qualcuno dovrebbe decidersi:

1) per l’area SA: se PD e PDL sono uguali, allora dovrebbe sperare che SA non faccia il quorum e non prenda il senatore. Facendo il quorum infatti, paradossalmente, favorirebbe la Grosse Koalition.

2) per l’area elettorale PD: davvero non volete avere niente a che fare con i trinariciuti? Davvero meglio un Ciarrapico in parlamento piuttosto che un Giordano o un Migliore?

Come addendo resto impressionato dal fatto che secondo questo sondaggio lo spostamento maggiore in due anni sia il dimezzamento della cosiddetta sinistra radicale.

PS Per il mio articolo precedente [3] su questo tema ho ricevuto aspre critiche uguali e contrarie. Qualcuno ha detto che l’ho scritto per far votare il PD, altri mi hanno scritto che volevo favorire la SA.

Pochi giorni fa per il pezzo su Fiamma Nirenstein [5] qualcuno mi ha accusato di essere antisemita e qualcun altro mi ha accusato di essere un agente del Mossad.

Per il pezzo sul Tibet [6] di ieri, qualcuno mi ha accusato di invocare la guerra atomica contro la Cina, altri mi hanno dato dell’antiamericano.

Sulla Colombia sono stato accusato di essere al soldo di Uribe e potrei continuare.

Anche se non capisco perché bisogna sempre etichettare tutto come al supermercato… comincio a divertirmi! 🙂