Razzismo, l’Inghilterra dà una lezione all’Italia dei Capello

John-TerryFabio Capello prende cappello e se ne va come allenatore della federazione inglese di calcio. Ma ha torto marcio. Per la FA non può essere capitano della nazionale un giocatore come John Terry accusato di razzismo. E basta! Non ci sono alternative, giri di parole, scuse, finti fraintendimenti all’italiana per capirci.

Ciò costi quel che costi, anche perdere l’allenatore della nazionale a pochi mesi da una competizione come gli Europei di calcio. Ciò indipendentemente da quel che desidera l’allenatore della nazionale perché il razzismo o si combatte sul serio o si favorisce. Così Fabio Capello, già noto per essere elettore leghista e berlusconiano convinto in Italia e per vergognose dichiarazioni filofranchiste in Spagna, leva il disturbo e se ne va. Italiano dell’Italia peggiore, quella che accetta i Borghezio in parlamento, non può capire che contro il razzismo non ci sono interessi né infingimenti possibili.