Esco di rado… VI – Giustizialismo bulgaro contro il povero Totò Cuffaro

PAcuffaro La Stampa e Repubblica, nelle loro edizioni online (sempre più simili anche i quotidiani in rete oramai), pubblicano lo stesso sondaggio: Totò Cuffaro può restare presidente della regione Sicilia?

Su la Repubblica al momento i NO sono il 95%. Su la Stampa, i sabaudi sono più posati, sono appena il 91%. A ben guardare (ma chissà se c’entra) sono tutti meno i voti dell’UDC.

Silvio Berlusconi ha promesso di fare una volta per tutte i conti con la giustizia. No, non preoccupatevi, Silvio nostro non vuole fare i conti con la giustizia nel senso di farsi finalmente processare, ma nel senso di sterminarla per sempre come potere autonomo. Epperò si prepari il Cav. Berlusconi.

Oltre alle intercettazioni (e che diavolo, un politico non è padrone neanche di parlare con un mafioso o di raccomandare il cugino?) e ai sondaggi all’uscita dai seggi (exit-pool in italiano), dovrà proibire (o far taroccare) anche i sondaggi sulle sentenze.

Solo così potremo vedere sondaggi taroccati nei quali il 70% degli italiani (e il 99% dei siciliani) dichiara di essersi raccolto in preghiera per l’assoluzione di Cuffaro o di pensare tutte le sere al povero Cesare Previti vittima di una così grave ingiustizia.

Gli italiani, a guardare i sondaggi veri (e anche senza sondaggi è lo stesso), hanno capito che la casta politica che, dal PRC ad AN, considera Silvio Berlusconi un padre della patria, Cesare Previti un galantuomo, che non vede motivo del perché Antonio Bassolino o Alfonso Pecoraro Scanio debbano dimettersi, che si spella le mani per Clemente Mastella e che solidarizza con Totò Cuffaro, ha completamente perso il senno.