Il cancro colpisce anche Cristina Fernández de Kirchner

cristina-fernandezForse qualcuno nelle strade di Buenos Aires, nei bagni dell’FMI o nelle redazioni dei grandi giornali argentini e internazionali tornerà a scrivere “Viva il cancro” come fecero nei primi anni ‘50 per quello che portò alla morte Eva Perón il 26 luglio 1952.

Di certo quello che ha colpito la dirigente peronista e presidente argentina Cristina Fernández, a due mesi dalla straordinaria rielezione e a 13 dalla morte del marito ed ex-presidente Néstor Kirchner, è l’ennesima prova per la rinascita dell’Argentina. Il tumore alla tiroide, che sarebbe pienamente sotto controllo, è stato riscontrato alla presidente lo scorso 22 dicembre e reso noto ieri con un comunicato della Casa Rosada.

Sarà operato il 4 gennaio 2012 e la presidente riprenderà le sue funzioni il giorno 24 gennaio (il primo mese dell’anno in Argentina corrisponde all’agosto boreale e quindi tutta l’attività politica è ridotta) dopo 20 giorni di convalescenza.

Oltre alla morte di Néstor Kirchner, per problemi cardiaci ad appena 60 anni nel novembre 2010, il tumore di Cristina Fernández è l’ennesimo che colpisce le donne e gli uomini politici che stanno segnando la rinascita dell’America latina e l’integrazione del Continente dopo le dittature fondomonetariste e la lunga notte neoliberale. Sia il presidente uruguayano Pepe Mujíca che quella brasiliana Dilma Rousseff sono stati in cura per tumori negli anni immediatamente anteriori alle loro elezioni. Già in carica sia il presidente del Paraguay Fernando Lugo nel luglio 2010 che quello del Venezuela Hugo Chávez nel giugno passato, sono stati vittime di diverse forme di tumori. Inoltre dall’ottobre 2011 l’ex presidente brasiliano Lula è in trattamento per un cancro alla laringe.

In Twitter è possibile seguire l’account @CFKArgentina che ha pubblicato il comunicato medico con l’annuncio della malattia e l’hashtag #fuerzacristina dove stanno arrivando migliaia di messaggi di solidarietà alla presidente del paese australe.