Gianni Riotta, Emir Sader su Álvaro Uribe e Hugo Chávez, Mike Huckabee

Stamane tre cose mi stimolano e di monnezza proprio non ce la faccio a parlare. Mi segnalano che Gianni Riotta l’ha fatta (una volta di più) davvero grossa. Il primo gennaio ha fatto leggere alcuni articoli della costituzione, guadagnandosi qualche applauso, ma ha omesso di controllare (vogliamo essere innocentisti?) che non fossero manipolati. L’articolo 41 recita (dovrebbero saperlo anche i bambini e i giornalisti): “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali“.

Ma per Riotta e chi per lui la Costituzione all’art. 41 recita solamente: “L’iniziativa economica privata è libera”. Tutto il resto Riotta lo ha tagliato, cancellato, omesso, nascosto. Non ci sarebbe bisogno di alcun commento ma credo che una forma così vile di manipolazione, non possa passare sotto silenzio. Riotta piace a tutti (disse Romano Prodi), soprattutto al PD, e ha già riscritto la costituzione così come i poteri forti vogliono che sia. Nessuna utilità sociale, nessuna dignità umana, niente lacci e lacciuoli. Te lo direi io Riotta cosa devi farci con la mano invisibile del mercato.

Segnalo da Carta Maior, uno dei più importanti siti di Giornalismo partecipativo al mondo, un magistrale articolo di Emir Sader che fa il punto sul fallimento (momentaneo o definitivo) dell’operazione Emmanuel per la liberazione dei tre ostaggi da parte delle FARC in Colombia. Il grande Emir mette i puntini sulle “i”. La trattativa è fallita per due motivi: 1) Uribe e Bush e i narcos non vogliono la pace perché il loro potere si basa solo sulla guerra. 2) Uribe è stato costretto ad impedire uno straordinario successo politico-diplomatico di Chávez e dell’America Latina. RIAPRO: mi segnalano che il pezzo di Emir è tradotto in italiano a pagina 2 del Manifesto di oggi. Vale da solo il prezzo del giornale.
Probabilmente Mike Huckabee non diventerà presidente degli Stati Uniti, ma l’idea che un altro cristiano rinato, un altro fondamentalista protestante, possa sedere nella stanza ovale lascia paralizzati. Probabilmente non lo diventerà ma il fatto che gente come Ronald Reagan o George Bush lo sia diventato, non induce alla tranquillità.

Da una parte sarebbe divertente vedere Huckabee danneggiare la ricerca scientifica obbligando anche le più avanzate università a basarsi sul creazionismo, indurre carestie nel mezzo della prima potenza mondiale, abolendo completamente le tasse, e minacciando l’Apocalisse di San Giovanni a qualunque paese osi opporsi ai suoi deliri fondamentalisti. Mike Huckabee (e Bush), Paola Binetti (o chi per lei), Mahomud Ahmadinejad, se fossero dello stesso paese starebbero nello stesso partito. E io starei dalla parte opposta.

RIRIAPRO sull’ultima schifezza di Riotta, da ieri sera sul tema c’è addirittura un appello sul sito della sempre ottima e puntuale Annalisa Melandri. Ovviamente sottoscrivo.

Ma un appello per farmi riavere l’ADSL a casa non si può fare? Dopo 109 giorni, decine di telefonate, sette fax e una raccomandata A/R, Tele2 continua ad ignorarmi e il servizio a risultare regolarmente funzionante.