E’ morto Bordaberry: per uno dei dittatori del Piano Condor non ci sarà alcun onore di Stato

399773_0E’ morto a Montevideo, in Uruguay, dov’era nato nel 1928, l’ex presidente e poi ex-dittatore Juan María Bordaberry. A 83 anni era agli arresti domiciliari per crimini contro l’umanità, sparizione forzata di persone anche nell’ambito del Piano Condor (l’internazionale del terrore organizzata dalle dittature latinoamericane e dagli Stati Uniti finalizzata alla persecuzione e all’eliminazione degli oppositori), omicidio politico e, soprattutto, per attentato contro la Costituzione. Arrestato nel 2006, dopo 33 anni di impunità, aveva ottenuto gli arresti domiciliari nel 2007.

Dal 1972 al 27 giugno 1973 Bordaberry era stato presidente costituzionale dell’Uruguay. Quindi con il golpe di quel giorno, orchestrato dal suo stesso partito, il Partito Colorado, si era trasformato in dittatore fino al 1976 quando aveva passato la mano a Gregorio Álvarez. Un governo costituzionale a Montevideo sarebbe tornato solo nel 1985 anche se sempre con un esponente del Partito Colorado, Julio María Sanguinetti.

La condanna definitiva a 30 anni di reclusione per Juan María Bordaberry era arrivata appena un anno fa, nel febbraio 2010 ed aveva rappresentato un caso storico per l’intera America latina. Per la prima volta infatti un golpista era condannato per il colpo di stato in sé, con il riconoscimento del reato di attentato alla Costituzione, e non solo, come avvenuto in molteplici casi, per le violazioni di diritti umani connesse al golpe stesso e all’esercizio del potere in dittatura.

Per Bordaberry, come stabilisce una legge del 2003 voluta dal Frente Amplio, la coalizione di centro-sinistra al governo da quell’anno e che esprime oggi come presidente Pepe Mujíca, ex-guerrigliero tupamaro e per 13 anni prigioniero politico in dittatura, non ci dovrà essere alcun onore di Stato o cerimonia pubblica.