Se ci fosse un’opposizione…

Sono 50 giorni che Claudio Scajola, quello che non sapeva chi gli aveva pagato il mezzanino vista Colosseo, si è dimesso dallo strategico ministero per lo Sviluppo Economico e 49 da quando Berlusconi ne ha assunto l’Interim. Da responsabile delle comunicazioni “il lupo a guardia delle pecore” avrebbe detto mia nonna.

Sono 4 giorni da quando il plurinquisito e tangentomane Aldo Brancher è stato inventato ministro (anche senza far nulla ci sono costi automatici per almeno un milione di Euro). Se n’è preoccupato perfino l’ineffabile Pierluigi Battista che è arrivato a illazionare sul Corriere che fosse un ministero “ad personam”. Battutina che cela il fatto (noto a tutti) che il 26 giugno Brancher potrà dichiararsi legittimamente impedito a presenziare ad un processo per corruzione che lo vede imputato. Ovviamente Battista a scrivere tanto non è arrivato.

Le ultime 24 ore sono state poi uno spettacolino di quart’ordine. Berlusconi ha riprovato ad inserire nella manovra il condono tombale sugli abusi edilizi in aree protette (bisogna essere proprio perversi anche solo per pensarle certi atti impuri) ma l’onnipotente è stato di nuovo respinto con perdite. Al tempo della DC sarebbe stato per lo meno tempo di un governicchio balneare.

Infine c’è stato il derby Italia-Padania tra Fini e Bossi (quelli che litigano su tutto salvo unirsi per bastonare gli immigrati con la Bossi-Fini). A sinistra fanno tutti il tifo per il compagno Fini, da tempo l’espressione più alta della società civile di questo paese. A me sembra un po’ come quelli che guardano il calcio inglese su Sky e tifano per il Manchester e odiano il Chelsea o amano il Liverpool e sono sempre contro l’Arsenal.

Se ci fosse un’opposizione…