Guantanamo – Non dimenticate Murat Kurnaz

Questo ragazzo da quattro anni viene torturato a Guantanamo


Murat Kurnaz, un turco nato e cresciuto in Germania, da tre anni marcisce a Guantanamo, senza che mai nei suoi confronti sia stato emesso un mandato di cattura od aperto un indagine per reati penali.


La madre di Murat, Rabiya Kurnaz, ha visto il figlio per l’ultima volta nel 2001, quando il ventenne lasciò la cittadina natia, Brema, per frequentare un corso di studi coranici in Pakistan. Gli studi furono interrotti dall’inizio delle azioni belliche americane contro l’Afghanistan, per cui Murat Kurnaz decise di tornare in Germania. Nel dicembre 2001, sulla via verso l’aeroporto, Kurnaz fu arrestato da forze armate pakistane che lo consegnarono agli americani. Gli americani deportarono Murat Kurnaz, cittadino turco residente in Germania, a Guantanamo classificandolo un “combattente ostile”. Da allora il ragazzo si trova a Guantanamo, chiuso a chiave 24 ore su 24, più volte torturato con scosse elettriche, finte esecuzioni, assalti di carattere sessuale e finti annegamenti – il tutto per costringerlo a confessare legami con “Al Qaeda” di cui Kurnaz non ha mai saputo niente per cui non potrà mai confessare nulla.


I pochi prigionieri di Guantanamo che sono riusciti a fare ritorno a casa, dovevano la loro liberazione alle iniziative diplomatiche dei loro paesi d’origine. Ma la Germania, nel caso di Murat Kurnaz, non intende fare alcunché. Al contrario: quando l’avvocato di Murat Kurnaz, Bernhard Docke si recò al Senato della città di Brema per sollecitarne un intervento presso il governo americano, gli fu detto che anche in caso di un suo rilascia da Guantanamo, a Murat Kurnaz verrebbe vietato il rientro in Germania e ciò nonostante non fosse mai prodotto la traccia di un sospetto a carico di Kurnaz, riguardo al quale non esiste alcuna pratica nemmeno presso i servizi segreti.


l’URL per leggere la storia (in tedesco):
http://www.spiegel.de/politik/ausland/0,1518,345586,00.html