Uxoricidio di Perugia, DNA e altro

Con Rudi Menin, Leandro Rufini e Bruno Loffredo

Rudi Menin: Spett.le dott. Carotenuto, ho letto il suo commento sul gravissimo episodio del doppio omicidio in provincia di Perugia che condivido in pieno e,pur con le dovute cautele, ci risiamo, dopo il grave fatto di cronaca, per due giorni, tutto era pronto per scatenare la caccia all’ extracomunitario, a quell’ unica entità che si "materializza" nel nostro deliro collettivo quando dobbiamo dare sfogo ai nostri istinti vendicativi, a volte bestiali, o quando dobbiamo scaricare tutte le nostre frustrazioni scrivendo lettere di proteste e denunce a giornali che, mediaticamente, fanno poi da cassa di risonanza . Ma anche stavolta come in altri casi (Erba, Novi ligure) le "nostre" attese sono rimaste deluse; fiumi di parole a vuoto senza l’accortezza di aspettare un minimo di indagini di un caso che, già in un primo momento, era sembrato quantomeno anomalo. I titoli sui giornali erano eclatanti,  leggevo cose del tipo: "prendiamo i fucili e andiamo a prenderli…", oppure "anche una regione tranquilla come l’ Umbria adesso ha paura….". Ora che, sembra, non sia andata come si pensava, è il tempo della riflessione, gli isterismi e le invettive lasciano il passo all’ incredulità ed allo smarrimento, il delitto non è stato commesso da "loro" (l’extracomunitario) ma da uno di "noi", uno che credeva nella famiglia tradizionale. Ricordo di aver letto queste parole del presunto uxoricida: " voglio guardare in faccia l’assassino quando lo prenderanno…. Per favore, se l’ accusa verrà confermata, qualcuno gli procuri uno specchio, così potrà esaudire il suo desiderio.

Leandro Rufini: Non è mancato neanche il commento pro famiglia della Chiesa che inizialmente si è pronunciata (cito a memoria) parlando di duplice omicidio che a me è sembrato più come una strumentalizzazione che come un vero "sentire" … del resto basta fare un giro a Roma nella zona dove si è svolto   il "Family day" e leggere gli slogan sugli adesivi (pagati da chi?) lasciati affissi ovunque, dove si accosta la famiglia di fatto alla pedofilia, per capire il vero bersaglio della Chiesa ufficiale. Beh … certo che comunque qui è avvenuto tutto in una normalissima famiglia timorata di Dio e legalmente costituita. Chi si prenderà, ora, il "disturbo" di spiegare a quei due figli che la loro famiglia bella di fuori era in realtà brutta di dentro e loro ne pagheranno le conseguenze per tutta la vita? Aspettiamo un pronunciamento autorevole su chi avrebbe dovuto proteggere innanzi tutto i cuccioli, gli animali fanno così … perché i cuccioli sono il futuro della specie, ed invece ha pensato prima di tutto al "buon nome" della "famiglia vera" … sono tutti colpevoli non solo il bastardo di casa, e più colpevole ancora è chi sapeva ma ha taciuto per non infangare "il buon nome". Buona fortuna a quei due poveri figli, ne avranno bisogno.

I conti tornano …cosa fa una società malata che ha appena visto infrangersi contro l’ipocrisia la convinzione secondo cui la vera famiglia è quella ufficiale e riconosciuta dalla Chiesa? Rigetta tutto nel peggiore dei modi: ricondurre ad una sorta di giustizialismo familiare l’atto di chi, evidentemente, ha voluto salvaguardare la sacralità di una istituzione punendo chi la ha infangata con un atto impuro. Penso che ne vedremo delle belle … e il tutto sulla pelle dei due figli rimasti, a proposito … chi penserà a loro? quello stesso clan che nulla seppe e nulla vide? Che vergogna! Auguriamoci che ci sia un giudice a Berlino.

Bruno Loffredo: Ho letto l’articolo e sostanzialmente mi trovo daccordo, però in tutti gli eventi, la sinistra in Italia, tenta e spesso trova attenuanti per taluni casi. Ma non tutti reagiscono come faresti tu o io di fronte a certi eventi (noi siamo civili), non abbiamo fatto in tempo a civilizzare secondo le nostre leggi, il marito (rumeno) della Cicione, potrebbe essere un’attenuante? E poi un adulterio ovvero un tradimento da parte della donna o dell’uomo, anche a noi civili, non ci lascia del tutto indifferenti, naturalmente non reagiamo in questo modo. Per cui, è mia convinzione, che l’analisi del DNA va fatto per valutare le attenuanti "dell’incivile" .

Gennaro Carotenuto: Senza offesa, Bruno, ma mi cadono le braccia.


Technorati Parole chiave: , , , , , , , ,


Se questo articolo ti è sembrato interessante, dedica un secondo a votarlo su OkNotizie