Honduras, attenzione al gorilla Roberto Micheletti!

090929055646_sp_hon_sitio_ap_226x200 È difficile pensare a un gorilla più gorilla di Roberto Micheletti, il dittatore di Bergamo alta, acclamato dal TG2 (per il quale paghiamo il canone) per il suo golpe e le sue violazioni dei diritti umani a Tegucigalpa. Tanto più la sua ora si avvicina alla fine, tanto più lui, uomo tutto d’un pezzo, non fa un passo indietro e dimostra, per esempio, di non aver mai sentito parlare di inviolabilità di sedi diplomatiche facendo assaltare quella brasiliana.

Da quando il presidente legittimo Manuel Zelaya è tornato in patria, ospitato dall’Ambasciata del Brasile, ne ha fatte di tutti i colori. Ha represso, tanto per cambiare, selvaggiamente l’opposizione indurendo i contorni già sinistri di una dittatura difesa solo da un’internazionale nera che va dalle lobby del partito repubblicano statunitense al governo peruviano di Alan García all’ “Associazione bergamaschi nel mondo”. Una dittatura che fa solo strepitare l’imbelle diplomazia internazionale che da tre mesi lo isola ma non lo costringe alla resa, mentre invece la Resistenza al golpe, pur pagando prezzi altissimi, non fa un passo indietro.

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