Il giorno che lo scontro di civiltà si è squagliato tra sorrisi e mercatini

“Impero del Male contro Bene”, due a zero e palla al centro! Nancy Pelosi, presidente della Camera statunitense (ma non ditele ‘la Bertinotti’ di quel paese) va a Damasco e conversa amabilmente con il Male, il giovane Assad. Nelle stesse ore, il Feroce Saladino a Teheran sorride e manda baci in mondovisione. “Houston, abbiamo un problema!”

Dopo una giornata come quella di ieri i teorici dello scontro di civiltà e delle guerre infinite sono disperati. C’abbiamo messo anni a demonizzare l’impero del Male e invece bastano un paio di pacche sulle spalle di berlusconiana memoria e gli’è tutto sbagliato e tutto da rifare, come avrebbe detto Gino Bartali.

Sembra ieri (ed infatti è passata meno di una settimana) da quando tuonavano che i veri uomini, ovviamente anglosassoni, non intelligono col nemico. Meglio Mastrogiacomo morto… Ma si sa, solo quelle cacchette degli italiani parlano con i talebani. Sembra ieri e invece, magicamente, i cinque diplomatici iraniani sequestrati dagli statunitensi due mesi fa nella loro sede consolare nel Kurdistan iracheno, ieri hanno potuto ricevere una prima visita. Dicono che è solo una coincidenza…

Contemporaneamente i “marinaretti inglesi”, come li ha definiti più di un giornale italiano, dimenticando che fino a cinque minuti prima che fossero fatti prigionieri ne avevano magnificato l’arditezza da corpi speciali, l’armamento futurista e la capacità di colpire in pieno territorio nemico, tornano a casa felici e contenti liberati dal Feroce Saladino che smaglia un sorriso timido da film neorealista.

Perfettamente in salute i marinaretti salutano sorridenti e così vestiti li scambieresti per i Beatles al tempo di “Love me do”, mentre la ragazza col foulard sembra la loro zia appena uscita dalla messa. Nel frattempo, in Siria, il signor Bashar Assad appare magicamente come un signore elegante e cortese che riceve impeccabilmente una ospite di riguardo. E Nancy Pelosy, facendo coltivare un’ulcera a George Bush, anche lei sfoggiando un bel foulard alla (prossima?) moda, va in giro per i mercatini di Damasco, si fa fotografare e mandare in televisione e ricorda tanto Bill Clinton che mangia la pizza con le mani a Napoli per il G7 del 1994.

Brutta storia… Vai poi a bombardarlo un mercato che non è più “l’angolo più buio e remoto del mondo”, come Bush aveva definito Baghdad prima di vomitarci addosso tutto il suo fuoco sacro. Vai a bombardarlo un mercato dove ci hai preso il the e hai sputacchiato i noccioli dei datteri e non sapevi dove buttarli. Diventa imbarazzante…

Poco più a sud-est, ma nello stesso cono d’ombra della storia, un altro spot illumina il Feroce Saladino, alias Mahmud Ahmadinejad, che elegante proprio non riesce ad essere, ed anzi ha riciclato per l’occasione il vestito usato da mio nonno quando passò il Fronte ed andò a piedi da Napoli fino all’Argentario. Orrore! Perfino Ahmadinejad ha imparato e invece di lugubri frequentazioni negazioniste dispensa sorrisi, abbracci e baci come fosse Roberto Benigni all’Ariston con Pippo Baudo.

Mediaticamente è un disastro quando si umanizza il nemico che vuoi cancellare. Speriamo che anche Ahmadinejad ne faccia tesoro (del non cancellare…) ma d’ora in avanti ci risparmi almeno le passeggiate fischiettando con in braccio il suo cane Barney. In ogni caso quello di ieri è un brutto affare per George Bush ed i suoi, che infatti è offeso a morte e ne ha dette di tutti i colori contro la povera Nancy colpevole di avere la passione per i mercatini. “Nancy Pelosi ha incontrato il Male”, è il titolo della BBC di stamane. Potremmo definirlo ironico ‘à la carte’. Se lo vuoi prenderlo sul serio, puoi farlo.

Quel ch’è certo è che la signora Pelosi non si è neanche scottata all’incontro col diavolo, palesando una divaricazione di posizioni all’interno del presunto monolito che sarebbe la politica estera statunitense, che l’Italia al confronto sembra “le radiose giornate”. Bush era fuori di sé. Ma come? Adesso anche noi ‘americani’ abbiamo due politiche estere? E che figura ci facciamo con gente come Massimo Teodori o Edward Luttwak che passano la vita a convincere gli italiani che solo noi anglosassoni siamo veri uomini e che il nemico non si cambia, si abbatte?


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